[150] ARRIGO PEDROLLO
Dal libro “Memorie storiche di Montebello Vicentino” pubblicato nel 1932 da Bruno Munaretto, in breve, la storia di Arrigo Pedrollo.
Nacque a Montebello il 5 dicembre 1878 da Luigi e Bussinello Angela. Ancora bimbo di sei o sette anni seguiva il padre, maestro di banda a Montebello ed organista di campagna, nel paesi vicini, e, a dodici anni, giΓ conoscendo benissimo il piano e lβorgano, sostituΓ¬ piΓΉ dβuna volta il padre assente o malato. Quando perΓ² il Maestro Antonio Coronaro di Vicenza lo udΓ¬ interpretare Beethoven, Chopin e Bach, si pensΓ² di educarlo presso il R. Conservatorio « Giuseppe VerdiΒ Β» di Milano. Ivi studiΓ² sotto la sapiente guida del Maestro Gaetano Coronaro, conseguendo il diploma dopo di aver composto, per lβesame finale, una sinfonia in 4 tempi, diretta da Arturo Toscanini, il quale certo, nellβallora diciannovenne Pedrollo, vide una sicura promessa per lβarte lirica italiana. Ma quanti patimenti e quante rinuncie dovette eroicamente sopportare per mancanza di mezzi, prima di guadagnarsi la laurea. Fu allora che pieno dβentusiasmo compose la prima opera lirica « Sofonisba Β», tragedia in cinque atti di Giuseppe Brunati ancora inedita, ed in cui, come scrive G. Luigi Tonelli « spiccavano le nuove tendenze musicali prima ancora che lo spirito di Debussy e di Strauss aleggiasse in ItaliaΒ Β». Nonostante i suoi meriti ed i suoi allori, dovette riprendere la via di lotte e di triboli peregrinando pei teatri dβItalia, quale direttore dβorchestra dβimprovvisate compagnie liriche ambulanti o quale applaudito pianista. Quindi dallβItalia passΓ² in Francia, in Inghilterra, in Polonia e in Russia corne direttore di concerti sinfonici. Durante quella sua permanenza allβestero compose il secondo lavoro teatrale « Terra Promessa Β» poema lirico dβoggetto biblico, di Carlo Zingarini, che, rappresentato in varie cittΓ dβItalia, ebbe un notevole successo. Ritornato in Italia, compose il terzo lavoro: Β« Juana Β». SenonchΓ¨ appena terminata lβopera deve partire di nuovo per una tournΓ©e artistica in Russia, e quindi affida lo spartito ad un amico, il quale, a sua insaputa, lo presenta al concorso bandito dalla Casa Musicale Sonzogno. « Juana Β» viene premiata su circa 80 concorrenti, ed il Pedrollo riceve la bella notizia dai giornali italiani. Quindi compone un nuovo lavoro: Β« Rosmunda Β» pure inedita, e la Casa Sonzogno gli commette lβordinazione di una nuova opera: Β« Lβuomo che ride Β», che piΓΉ tardi viene rappresentata con trionfale successo a Roma, a Milano, a Venezia, a Padova, a Vicenza, a Varese e a Mantova, dove ebbe lβonore Β« di otto repliche consecutive, in una stagione importante, battendo il record degli incassi su tutti gli altri lavori di maestri pregevolissimi ed universalmente acclamati Β».
Allo scoppiare della guerra il Pedrollo indossa il grigio-verde; e anche fra i disagi della vita militare trova modo di dar sfogo alla sua arte creativa, componendo serenate, quartetti, liriche, sinfonie e due melodrammi: « Giuditta Β» e Β« Fatma Β» i quali ottengono calorosi successi nelle principali cittΓ dβItalia e allβestero. A questi melodrammi fa seguito Β« Veglia Β» opera in un atto di Carlo Linati, la quale fu replicata con crescente successo al Lirico di Milano per ben 14 sere. Quindi seguono le opere Β« Maria di Magdala Β» e Β« Delitto e Castigo Β». La prima su libretto di Arturo Rossato viene rappresentata per la prima volta nel 1924 al Teatro Dal Verme di Milano, dove ottiene un caloroso successo. La seconda, tratta dal romanzo di F. M. Dostoiewski e ridotta a libretto da Giovacchino Forzano, nel 1926 affronta il giudizio del pubblico al Teatro alla Scala di Milano, dove viene entusiasticamente acclamata, percorrendo poi sempre con esito felicissimo i principali teatri dβItalia e quelli di Germania.
Attualmente il Maestro Pedrollo Γ¨ insegnante di composizione al R. Conservatorio Β« G. Verdi Β» di Milano, e direttore di opere e concerti sinfonici allβE.I.A.R. di Milano. Egli tuttavia, nonostante queste occupazioni, ha composto una nuova opera Β« Primavera FiorentinaΒ Β», su libretto di Mario Ghisalberti, la quale fu rappresentata con grande successo al Teatro alla Scala di Milano il 28 febbraio 1932. Cosi un altro trionfo si e aggiunto ai tanti precedenti e la corona di alloro che il Pedrollo faticosamente si Γ¨ conquistata con la sua musica altamente melodica, modernamente equilibrata e schiettamente italiana, si Γ¨ arricchita di nuove fronde.
A questo geniale artista che, nellβinaugurazione del Monumento ai Caduti, musicΓ² ed offrΓ¬ alla Banda del nostro paese la Β« Marcia del Combattente Β», nellβottobre del 1930 i Montebellani tributarono solenni onoranze accomunandolo ad unβaltra gloria purissima di questa piccola terra: il Generale Vaccari. In quella occasione allβinsigne maestro furono consegnati un ricco album contenente le firme di tutti i Montebellani ed una medaglia dβoro con incisa la seguente leggenda: Β« Ad Arrigo Pedrollo – assurto a gloria β per genio musicale – i cittadini di Montebello – 12 ottobre VIIIΒ Β».
Umberto Ravagnani
Foto: Arrigo Pedrollo in un ritratto del 1924 (APUR – Umberto Ravagnani).
ATTENZIONE: abbiamo in programma per il 19 Settembre 2019 una serata con LINO TIMILLERO (scarica la locandina)
AI LETTORI: L’Associazione Amici di Montebello sta preparando un evento per ricordare il nostro concittadino LINO LOVATO, pittore e scultore buono, generoso, sensibile, autore di molte opere artistiche. Chi avesse informazioni, aneddoti, suoi quadri, etc., Γ¨ invitato a mettersi in contatto con la redazione tramite e-mail, sms o cellulare (informazioni a fondo pagina). |
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