LA BONIFICA DELL’AGRO PONTINO

LA BONIFICA DELL’AGRO PONTINO

[416] I MONTEBELLANI E LA BONIFICA DELL’AGRO PONTINO

Per gli antichi romani, quella vasta zona a sud del Lazio compresa tra il litorale del mar Tirreno e le prime colline della pedemontana appenninica, rimase impenetrabile e incoltivabile a causa della malaria e della impraticabilità degli acquitrini. Nei primi decenni dell’ottocento Napoleone convinse il Papa Pio VII a intraprendere la bonifica di quella plaga dimenticata, ma nel 1870, tramontato lo Stato Pontificio, i lavori risultarono completati solo per poco più della metà, ossia 10.000 ettari dei 19.000 previsti.
I lavori di bonifica furono ripresi solo qualche anno dopo la fine della Prima Guerra Mondiale con il duplice scopo di recuperare dei terreni fertili e nel contempo combattere la disoccupazione assegnandoli a delle famiglie contadine. Fu così che nel 1924 lo stato italiano acquistò dalla nobile famiglia romana dei Caetani circa 20.000 ettari paludosi, noti come BACINO DI PISCINARA, ai quali si aggiunsero oltre 26.500 ettari chiamati BONIFICAZIONE DELL’AGRO PONTINO (Consorzio di Bonifica Littoria).
La grande affluenza di lavoratori da tutta Italia, in maggioranza provenienti dal Veneto (circa 11.000) e dal Friuli, avvenne tra il 1932 e il 1935. Comunque i lavori di bonifica proseguirono ad oltranza anche dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia già dal 1944, all’indomani dello sbarco alleato avvenuto ad Anzio nel gennaio di quell’anno, la ripresa della bonifica si rese necessaria a causa dei bombardamenti degli Alleati non solo di Roma, ma anche dell’Agro Pontino che avevano provocato pesanti devastazioni alle opere idrauliche, ai canali oltre che ai centri abitati, riportando le campagne all’aspetto di più di un secolo prima.
Le città che sorsero tra il 1928 e il 1935 si chiamarono LITTORIA (poi rinominata LATINA), SABAUDIA (residenza principale dei Montebellani), PONTINIA, APRILIA e nel 1939 l’ultima, ossia POMEZIA.
Furono bonificati circa 500 Km2 di terreni paludosi, costruite 4.000 case, 1.800 Km di canali e 450 di strade.
Quali erano i requisiti per essere assegnatari dei poderi ottenuti con la bonifica ?
Le famiglie beneficiate, dovevano essere composte da almeno 4 uomini, da 2 donne e da un ex combattente reduce dalla Grande Guerra 1915-18. I nuclei ottenevano così una casa colonica con 3 camere da letto, un forno per il pane, un pollaio, un abbeveratoio per il bestiame, vari attrezzi agricoli, un carro ed alcuni capi di animali diversi da allevare. Purtroppo non tutte le richieste furono esaudite.
Di seguito un elenco di operai montebellani che risultano dalle schede dei due Consorzi di Bonifica esistenti presso l’Archivio di Stato di Latina. Non tutti i nominativi sono completi di paternità e maternità.

ARSEGO LEONELLO di Antonio e di Fioraso Maddalena nato il 14 aprile 1912 (Selva), abitante a Sabaudia in Borgo Vodice. Assunto il 25 settembre 1944.
BELLOTTO GIOVANNI di Francesco (nato a Montebello il 6 aprile 1904, ma residente a Sarego?). Assunto il 2 maggio 1933.
CASTAGNARA CARLO (forse Castegnaro) di Luigi nato il 4 luglio 1900. Assunto il 23 giugno 1932.
CIMOSO LUIGI di Pietro nato il 21 marzo 1888. Assunto il 6 giugno 1932. Lasciò il lavoro lo stesso mese.
FRANCESCONI MAMELI di Domenico e di Borgo Ada, abitante a Sabaudia, nato 15 gennaio 1926. Assunto il 6 settembre 1944.
FRANCESCONI MARIO di Domenico e di Satiro Anna, abitante a Sabaudia, nato il 31 gennaio 1915. Assunto il 15 settembre 1944.
GABINATO GIOVANNI di Antonio e di Pajarin Guglielma, nato il 14 marzo 1911. Assunto il 13 gennaio 1934.
LOVATO ATTILIO di Francesco e di Biasin Luigia, nato il 21 gennaio 1911. Assunto il 6 marzo 1935. Abitante a Littorio (Latina fondata nel 1932). Documento d’Identità: congedo illimitato 9° Reggimento Artiglieria da Campagna.
MELO ERCOLE di Antonio, nato il 27 dicembre 1878. Data assunzione 6 luglio 1932.
ORTOLAN GIUSEPPE di Domenico, nato il 12 maggio 1887. Assunto il 28 febbraio 1934.
PAGIUSCO (Pajusco ?) GIOVANNI di Luigi e di Pellizzari Angela, nato il 4 novembre 1924. Residente a Sabaudia in via Renibbio, 1. Data assunzione 23 giugno 1944.
PAGIUSCO (Pajusco ?) GIUSEPPE di Luigi e di Pellizzari Angela, nato il 1° aprile 1918. Carta d’Identità rilasciata dal comune di Sabaudia. Data di assunzione 11 luglio 1944.
PAGIUSCO (Pajusco ?) PRIMO di Luigi e di Pellizzari Angela, nato il 22 gennaio 1922. Come il fratello Giovanni assunto il 23 giugno 1944.

Ottorino Gianesato

FOTO: LITTORIA – Primo e più importante centro urbano fondato nell’Agro Pontino bonificato, fondata nel 1932, fu elevata a capoluogo di provincia il 18 dicembre 1934, con la costituzione della provincia omonima. Questo riconoscimento segnò un momento cruciale nella storia regionale, consolidando il ruolo strategico della città nel Lazio. (Cartolina postale del 1935 c.a.)

Umberto Ravagnani

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