AUREOS 2021-2022, il Notiziario degli Amici di Montebello (A.A.V.V. a cura di Umberto Ravagnani)
Dal giorno 17 febbraio 2024 sarà disponibile il libro che raccoglie tutti gli articoli del nostro 'Notiziario', a partire dal 1 gennaio 2021 fino al 31 dicembre del 2022.
236 pagine di storia del nostro paese raccontate in oltre 100 articoli, corredati da molte foto inedite, già pubblicati nel sito degli Amici di Montebello.
Per chi fosse interessato il libro viene stampato in un numero limitato di copie ed è disponibile presso la nostra redazione oppure scrivendo al nostro indirizzo email: info@amicidimontebello.it.
Gli articoli a partire dal 2001 fino a dicembre 2023 sono stati posti in una ⁕ AREA RISERVATA ⁕ del nostro sito accessibile solo dopo aver completato la REGISTRAZIONE gratuita.
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Montebello ha una storia che lo colloca tra i paesi più interessanti del vicentino, sia da un punto di vista archeologico (importante sito dei Veneti antichi) sia da un punto di vista viario strategico (strada regionale 11, linea ferroviaria Milano-Venezia, autostrada A4) sia da un punto di vista produttivo industriale e artigianale, sia da un punto di vista enologico. Riuscire a far conoscere il proprio Paese non è facile; richiede ricerche lunghe e accurate, impegno costante da parte di persone appassionate, mai stanche di conoscere sempre di più il proprio paese e capaci di trasmettere questo amore a tutti noi.
L’Associazione “Amici di Montebello” ha pubblicato il “Notiziario” che va dal 2001 al 2020 e, oggi, il nuovo “Notiziario” del 2021 e 2022 nei quali il cittadino può trovare molto di ciò che riguarda la vita di Montebello. C’è la storia della Solenne, voluta da Mons. Giuseppe Capovin nel 1885, e rinnovata ogni 5 anni, tranne l’ultima del 2020 causa pandemia. Ci sono i Cittadini illustri, dal poeta Bartolomeo Guelfo al Prof. Giovanni Zin, ai caduti per la Patria come Cenzi e Cederle, al Gen. Vaccari, allo storico Bruno Munaretto, per citarne solo alcuni. Ci sono le nostre Maestre che tanto ci hanno dato in conoscenza e impegno civico. Sono descritti fatti e misfatti della dura vita quotidiana di un tempo, neanche troppo lontano. Ci sono i ricordi di chi è emigrato, ma continua a mantenere un forte legame con il proprio paese come Lino Timillero, ora cittadino australiano. Sono descritti strani rimedi per una salute migliore. Sono descritte le origini di cognomi che ancora oggi ci sono in Paese. Ci sono carte topografiche interessanti e infrastrutture civili palladiane. Tutto questo e molto altro ancora lo possiamo leggere nel “Notiziario” dell’Associazione Amici di Montebello, preparato da Soci e Simpatizzanti che amano Montebello e che non vogliono perdere la memoria di ciò che è stato. Compito di tutti noi è trasmettere alle future generazioni ciò che conosciamo per non dimenticare e non commettere errori che possano distruggere il patrimonio che i nostri antenati ci hanno lasciato. Per questo lavoro siamo tutti profondamente grati ai curatori, agli autori degli articoli e a quanti vorranno unirsi a noi per fare migliore il nostro futuro e il luogo dove abitiamo.
IL PRESIDENTE dell’Associazione “Amici di Montebello”
Maria Grazia Maggio
AUREOS 2001-2020, il Notiziario degli Amici di Montebello (A.A.V.V. a cura di Umberto Ravagnani)
E' disponibile il libro che raccoglie tutti gli articoli del nostro 'Notiziario', a partire dal 2001 fino al 31 dicembre del 2020.
650 pagine di storia del nostro paese raccontate in oltre 200 articoli, corredati da molte foto inedite, già pubblicati nel sito degli Amici di Montebello.
SFOGLIA L'ANTEPRIMA
Per chi fosse interessato il libro viene stampato in un numero limitato di copie ed è disponibile presso la nostra redazione oppure scrivendo al nostro indirizzo email: info@amicidimontebello.it.
Gli articoli a partire dal 2001 fino al 31/12/2020 sono stati posti in una ⁕ AREA RISERVATA ⁕ del nostro sito accessibile solo dopo aver completato la REGISTRAZIONE gratuita.
Montebello ha una storia che lo colloca tra i paesi più interessanti del vicentino, sia da un punto di vista archeologico (importante sito dei Veneti antichi) sia da un punto di vista viario strategico (strada regionale 11, linea ferroviaria Milano-Venezia, autostrada A4) sia da un punto di vista produttivo industriale e artigianale, sia da un punto di vista enologico. Riuscire a far conoscere il proprio Paese non è facile; richiede ricerche lunghe e accurate, impegno costante da parte di persone appassionate, mai stanche di conoscere sempre di più il proprio paese e capaci di trasmettere questo amore a tutti noi.
L’Associazione “Amici di Montebello” pubblica il “Notiziario” che va dal 2001 al 2020 nel quale il cittadino può trovare molto di ciò che riguarda la vita di Montebello. C’è la storia della Solenne, voluta da Mons. Giuseppe Capovin nel 1885, e rinnovata ogni 5 anni, tranne l’ultima del 2020 causa pandemia. Ci sono i Cittadini illustri, dal poeta Bartolomeo Guelfo al Prof. Giovanni Zin, ai caduti per la Patria come Cenzi e Cederle, al Gen. Vaccari, allo storico Bruno Munaretto, per citarne solo alcuni. Ci sono le nostre Maestre che tanto ci hanno dato in conoscenza e impegno civico. Sono descritti fatti e misfatti della dura vita quotidiana di un tempo, neanche troppo lontano. Ci sono i ricordi di chi è emigrato, ma continua a mantenere un forte legame con il proprio paese come Lino Timillero, ora cittadino australiano. Sono descritti strani rimedi per una salute migliore. Sono descritte le origini di cognomi che ancora oggi ci sono in Paese. Ci sono carte topografiche interessanti e infrastrutture civili palladiane. Tutto questo e molto altro ancora lo possiamo leggere nel “Notiziario” dell’Associazione Amici di Montebello, preparato da Soci e Simpatizzanti che amano Montebello e che non vogliono perdere la memoria di ciò che è stato. Compito di tutti noi è trasmettere alle future generazioni ciò che conosciamo per non dimenticare e non commettere errori che possano distruggere il patrimonio che i nostri antenati ci hanno lasciato. Per questo lavoro siamo tutti profondamente grati ai curatori, agli autori degli articoli e a quanti vorranno unirsi a noi per fare migliore il nostro futuro e il luogo dove abitiamo.
IL PRESIDENTE dell’Associazione “Amici di Montebello”
Maria Grazia Maggio
il giorno 17 dicembre 2021 ha presentato un nuovo libro di Ottorino Gianesato e Umberto Ravagnani:
Ogni Paese ha la sua storia. Ma la storia di Montebello è veramente importante. E’ una storia millenaria, fatta di uomini, cose, luoghi che hanno lasciato tracce indelebili, affinché noi potessimo conoscerle, apprezzarle e imparare dal passato come andare verso il futuro. Ogni piccolo frammento di storia ci arricchisce, ci rende migliori, se impariamo a mantenere la memoria di ciò che eravamo o avevamo.
Ottorino Gianesato e Umberto Ravagnani hanno frugato nella storia del recente passato di Montebello e ci hanno fatto dono del libro “Il treno dei desideri”. Non è, come sembrerebbe dal titolo, una favola, ma una storia vera che si è svolta circa un secolo fa. E’ il progetto per la realizzazione di una linea Tramviaria tra Montecchio Maggiore e Ponte Botti, vicino a Noventa Vicentina, passando per Montebello e Lonigo.
Questa opera doveva essere un volano per lo sviluppo dei paesi che avrebbe dovuto attraversare. Invece decenni di incertezze sul progetto, pareri favorevoli e contrari alla realizzazione dell’opera, campanilismi, difficoltà economiche, la crisi mondiale del ‘29 e l’arrivo del trasporto su gomma, più redditizio, agile e veloce hanno fatto abbandonare il progetto da parte della Provincia di Vicenza. Rimane solo il ricordo, attraverso questo volume che presenta i progetti dell’opera ed è ricco di rare foto d’epoca, di ciò che non è mai stato.
L’Associazione “Amici di Montebello” è orgogliosa di presentare questo volume, è orgogliosa di avere tra i suoi soci gli autori Ottorino Gianesato e Umberto Ravagnani che hanno messo a nostra disposizione il loro lavoro fatto di una lunga e minuziosa ricerca storica. A loro va il nostro più sincero “GRAZIE” perché un altro tassello della storia di Montebello ci è stato disvelato, affinché possiamo, conoscendo anche questa storia, amare ancora di più il nostro paese e averne più cura per affidarlo poi alle prossime generazioni.
Con riconoscenza
IL PRESIDENTE dell’Associazione “Amici di Montebello”
Maria Grazia Maggio
Scarica la locandina
« LA "SCUOLA VECCHIA" ELEMENTARE DI MONTEBELLO VICENTINO »
(Ottorino Gianesato - Umberto Ravagnani - Maria Elena Dalla Gassa)
Cara “scola vecia elementare”,
scusaci se ci siamo accorti tardivamente del poco tempo che ti mancava per tagliare il traguardo del secolo e mezzo di vita. Pigroni e disattenti proprio come una volta in classe! Già troppo faticoso alzare lo sguardo verso l’alto per leggere e ricordare la tua venerabile età incisa sulla lastra di marmo murata sul tuo lato sinistro.
Però anche tu ci metti del tuo. Forse è perché, come una vecchia zitella, tenti di nascondere il tuo vero anno di nascita, il 1868 ? Ma non fartene una colpa. Sono stati alcuni di quei monelli dei tuoi scolari, ormai diventati grandi, a voler trasferire la tua stele dal visibilissimo atrio al poco felice sito attuale.
Per farci perdonare e festeggiare degnamente il tuo compleanno, noi dell’Associazione Amici di Montebello ci siamo attivati per conoscere e far apprezzare a tutti la tua lunga e difficile storia irta di ostacoli.
Allo scopo abbiamo colpevolmente, ma con buone intenzioni, importunato molti dei tuoi scolari che tu hai ospitato, invitandoli a rovistare tra i ricordi di famiglia alla ricerca di foto e pagelle che parlassero del tuo passato. Numerosi gli archivi locali e del territorio vicentino che ci hanno gentilmente ospitati affinchè potessimo sfogliare e vagliare, con alterni successi, i carteggi più disparati.
E’ un peccato che altri, forse molti altri importanti passi della tua vita, siano celati nell’impraticabile, pericolante, pericoloso e provvisorio Archivio Storico del Comune situato a pochi metri dai tuoi muri. Quel fatiscente edificio è come un terribile orco che trattiene con forza tra le sue umide braccia ciò che invece potrebbe essere svelato. Confidiamo che, in un futuro non lontanissimo, si possa accedere ai documenti, sicuramente esistenti, finalmente conservati in una sede più adatta e quindi far nuova luce sulla tua storia.
Quale titolo dare a questa ultima fatica?
“C’era una volta una scuola …” è solo una delle proposte per dare un nome al lavoro che racconta le tue vicissitudini. E’ stata scartata perché scimmiotta i titoli dei vecchi indimenticabili film di Sergio Leone “C’era una volta il West” e “C’era una volta in America”.
Pertanto, tra i titoli in lizza, la scelta è caduta per il più semplice ed affettuoso: « La “scuola vecchia” elementare di Montebello Vicentino », proprio come ti riconoscono e chiamano, ancora oggi, i tuoi ex scolari che conservano di te un ricordo indelebile (scarica la locandina).
MONTEBELLO E I SUOI CADUTI NELLA GUERRA 1915-1918 di Ottorino Gianesato
SFOGLIA L'ANTEPRIMA
La leva dei Montebellani dal 1874 al 1901 (ossia gli oltre mille chiamati alle armi di Montebello)
C'è il pilota d'aereo abbattuto nei cieli di Francia, c'è il fante sul letto dell'ospedale con la medaglia appuntata sul petto dal comandante in capo delle truppe inglesi in Italia. Si racconta poi di uno dei primi caduti vicentini della Prima guerra mondiale morto al Forte Verena per il colpo di cannone austriaco che uccise - tutti insieme - una quarantina di commilitoni. Sono soltanto alcune delle particolari storie del migliaio di soldati originari di Montebello che vestirono la divisa del Regio Esercito durante la Grande Guerra. Attraverso il racconto dei destini di quegli uomini emerge un microcosmo della vita e della società di allora con i suoi eroi, i caduti e i feriti, gli imboscati e i renitenti, i dispensati dal servizio e i condannati a morte e alla prigione per reati militari. E con loro ecco le storie dei familiari che li attesero invano a casa. Le ha raccolte in una nuova ricerca Ottorino Gianesato, appassionato di storia locale, che oggi alle 20.45 nella sala delle conferenze della biblioteca civica di piazzale Cenzi parlerà di “La guerra 1915-1918. La leva dei Montebellani dal 1874 al 1901”, risultato del suo lungo lavoro di ricerca documentale negli archivi militari e parrocchiali, tra ruoli matricolari e liste di leva, riportando alla luce particolari storie individuali, spesso sconosciute ai più, sullo sfondo della guerra. Come il soldato chiamato a rimpiazzo dei decimati per rivolta della brigata Catanzaro – episodio immortalato in “Uomini contro” del regista Gianfranco Rosi e ispirato al romanzo di Emilio Lussu - che nel clima di quei giorni si attirò una condanna all'ergastolo. O gli espatriati che militarono in eserciti stranieri, come in quello Usa, o gli italiani che la guerra la fecero sul fronte “interno” della Libia coloniale o in Macedonia. Ma si parlerà anche del generale medaglia d'oro Giuseppe Vaccari, eroe della Sernaglia, la battaglia che pose le basi alla definitiva sconfitta dell'imperial Regio esercito asburgico a Vittorio Veneto. Ottorino Gianesato è già autore de “I caduti di Montebello” (2008), pubblicazione edita per conto dell'associazione culturale Amici di Montebello in cui ripercorre le vicende dei morti in guerra. La presentazione di questo aggiornamento - forse anch’esso edito in futuro - ha chiarito anche i casi di omonimia ed è il completamento del testo precedente. Del centinaio di caduti che il paese pianse in varie guerre, alcuni non hanno ancora il nome scolpito sul monumento in piazza. Un'integrazione fu fatta pochi anni fa, ma altri sono stati ora individuati. (Articolo di Matteo Guarda)
"CARTOLINE CHE RACCONTANO ..." di Umberto RavagnaniPiccole storie e immagini della prima metà del ‘900
In una società come la nostra, dove i ritmi frenetici si accavallano a immagini sempre diverse, dove tutto viene comunicato attraverso la TV, i telefonini, internet … i ricordi sbiadiscono velocemente. Sfogliare un album di vecchie cartoline illustrate, accompagnate da piccole storie ambientate a Montebello Vicentino, può essere veramente affascinante.
Sono ancora disponibili poche copie del libro presso la sede degli Amici di Montebello.
La nostra Associazione rende disponibile, in un numero limitato di copie, il libro "DA MONTEBELLO AD ALITO" di RODOLFO PERONI.
Il compianto prof. Rodolfo Peroni, negli ultimi anni della sua vita ha scritto un libro dal titolo “Da Montebello ad Alìto”, nel quale racconta la vita di una mirabile suora, Gabriella Menegon (Gina), nata a Montebello Vicentino il 18 marzo 1906. Era quarta di sei fratelli: Oreste, Vittorio, Santina, Gina, Fortunato ed Anna. E' la storia di un personaggio straordinario che donò la sua vita ad un lavoro silenzioso e durissimo con spirito di sacrificio: insegnò, catechizzò, battezzò, curò piaghe e lenì pene, si prodigò nei lavori più umili e in quelli più rischiosi. Queste le sue parole: “Vissi pienamente i miei anni. La bicicletta mi portava nei villaggi più remoti. Battezzai centinaia e centinaia di bambini e di vecchi vicini a morire e ogni volta si rinnovava in me l’indicibile felicità di essere missionaria. In quegli istanti tutto era ripagato a dismisura: sacrifici, lontananza, solitudine, difficoltà erano annullati, naufragavano nella gioia luminosa di comunicare il Signore”.
Per chi fosse interessato si prega di scrivere un messaggio al nostro indirizzo e-mail o contattare direttamente la nostra redazione al numero telefonico (in fondo a questa pagina).
BARTOLOMEO GUELFO
Tra i personaggi di Montebello che nei secoli passati si sono distinti nel campo delle lettere, delle arti e delle scienze, merita senz'altro menzione Bartolomeo Guelfo, poeta vissuto nel secolo diciottesimo.
Nacque a Montebello il 12 marzo 1690 da famiglia non nobile ma di discrete condizioni economiche, anche se le sue fortune erano destinate a declinare negli ultimi anni della sua vita, e per vivere svolse l'attività di ciabattino.
Compì i suoi studi presso un Ordine Religioso, studi che interruppe intorno ai venti anni per tornare in famiglia, e che sono la base della sua preparazione letteraria. Coltivò infatti una grande passione per la poesia che espresse in numerose composizioni sia in lingua italiana che in latino. Delle varie centinaia tra canzoni, elegie, madrigali odi e sonetti, scritte da Guelfo ne sono arrivate fino a noi 172, appartenenti alla raccolta del Bonomo, altro illustre montebellano, Cancelliere della comunità che con pazienza certosina registrò tutti gli avvenimenti locali della seconda metà del Settecento fino al 1820 circa, documenti ora di proprietà della famiglia Bertolaso.
Lo stile delle sue composizioni è piuttosto retorico e pomposo, ricco di immagini e di metafore, in linea con la corrente artistica del Barocco, corrente già peraltro superata a livello nazionale dall'Arcadia, che propugnava una scrittura più semplice. Lo spunto delle sue composizioni è tratto dagli avvenimenti locali, sia di carattere religioso che profano; in occasione di nozze, di predicazioni, di festività varie, e sono spesso dedicate ai Prevosti di Montebello.
E' utile ricordare che il genere lirico trova nel sonetto la sua forma poetica più naturale: è composto da due quartine e da due terzine in endecasillabi, a rime incrociate nelle quartine, a rime alternate nelle due terzine.
In definitiva il Guelfo è un valido poeta locale che possiede doti di buon rimatore, testimone della diffusione anche nei piccoli centri di provincia della cultura letteraria in auge a quei tempi. Bartolomeo Guelfo morì ultra settantenne a Montebello il 26 luglio 1765.
Nella mappa riportata nell'articolo "Insediamento ed acque", di questo stesso numero, compare anche l'abitazione della famiglia Guelfo, casa d'angolo tra le odierne via Trento e via Pesa.
Felice Castegnaro (dal N° 3 di AUREOS - Dicembre 2002)
N.B.: Per chi desidera approfondire l'argomento sono disponibili ancora poche copie del libro sulla vita e le poesie di Bartolomeo Guelfo presso la redazione degli Amici di Montebello.