FRATTA POLESINE – ADRIA (Gita sociale) (scarica la locandina)
18 ottobre 2020 : FRATTA POLESINE – ADRIA
18 OTTOBRE 2020 - FRATTA POLESINE: IL FIUME SCORTICO
18 OTTOBRE 2020 - FRATTA POLESINE: SULLO SFONDO VILLA MOLIN AVEZZÙ
18 OTTOBRE 2020 - FRATTA POLESINE: VILLA BADOER
18 OTTOBRE 2020 - FRATTA POLESINE: VILLA BADOER
18 OTTOBRE 2020 - FRATTA POLESINE: VILLA BADOER
18 OTTOBRE 2020 - FRATTA POLESINE: VILLA BADOER
18 OTTOBRE 2020 - FRATTA POLESINE: VILLA BADOER
18 OTTOBRE 2020 - FRATTA POLESINE: VILLA BADOER
18 OTTOBRE 2020 - FRATTA POLESINE: INTERNO VILLA BADOER
18 OTTOBRE 2020 - FRATTA POLESINE: INTERNO VILLA BADOER
18 OTTOBRE 2020 - FRATTA POLESINE: INTERNO VILLA BADOER
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18 OTTOBRE 2020 - FRATTA POLESINE: VILLA MOLIN AVEZZÙ
18 OTTOBRE 2020 - FRATTA POLESINE: IL MUNICIPIO
18 OTTOBRE 2020 - FRATTA POLESINE: CASA-MUSEO DI GIACOMO MATTEOTTI
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18 OTTOBRE 2020 - ADRIA: AL RISTORANTE "IL CIONDOLO"
18 OTTOBRE 2020 - ADRIA: IL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
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18 OTTOBRE 2020 - ADRIA: IL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
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18 OTTOBRE 2020 - ADRIA: IL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
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VILLA BADOER A FRATTA POLESINE – Villa Badoer, detta La Badoera, sorta a Fratta Polesine tra il 1555 ed il 1557 “… ove era anticamente un castello di Salinguerra da Este…” (A. Palladio, I Quattro Libri dell’Architettura, Venezia, 1570) è una delle più prestigiose del Veneto. Il progetto e la realizzazione furono affidati da Francesco Badoer, discendente di una nobile famiglia veneziana, ad Andrea Palladio, uno dei massimi architetti italiani del ‘500 (Andrea di Pietro della Gondola, detto Andrea Palladio, Padova 1508- Maser – Treviso 1580).
CASA-MUSEO DI GIACOMO MATTEOTTI – La Casa-Museo è sede dell’annuale cerimonia di commemorazione dell’assassinio di Giacomo Matteotti, di una mostra documentaria, fotografica e giornalistica (anche in formato digitale) relativa alla vita e alla tragica morte del deputato, nonché di manifestazioni pubbliche, atte ad approfondire la conoscenza di questo protagonista della storia italiana del primo Novecento, paladino della democrazia, della libertà di pensiero, della giustizia sociale.
ADRIA attraverso i secoli nel suo Museo Archeologico nazionale
Il Museo nazionale di Adria inizia dalla ricca collezione archeologica donata alla città dai nobili fratelli Bocchi tra la fine del 700’ e inizio 800’. Nel 1934 i reperti sono raccolti a Palazzo Cordella, ma la grande quantità di materiale impone la costruzione di un nuovo museo che viene inaugurato nel 1961 e diventa Museo Nazionale nel 1972.
Nell’età del bronzo 3°-2° millennio a.C. la città, che si trova in prossimità di un ramo del fiume Po, verso il mare, inizia ad avere scambi commerciali dal nord Europa da dove arriva l’ambra del Mar Baltico, dal sud da dove arriva l’avorio e la tecnica della lavorazione del vetro.
Tra 8° e 6° secolo a.C. mercanti greci salgono il Mar Adriatico e portano prestigiose ceramiche decorate con figure nere poi con figure rosse raffiguranti episodi mitici es: La guerra di Troia che diventano merce di scambio per cereali, metalli, pietre preziose.
Tra 6° e 5° secolo a.C. la città, che si trova in area idrogeologica instabile, è oggetto di grandi opere di bonifica. Inizia un intenso interscambio culturale, sociale, economico tra Veneti, Greci, Etruschi e sono numerosi i pezzi di vasellame artistico e bronzeo esposti provenienti da numerose necropoli situate ad est e a sud della città, prevalentemente maschili, contenenti vasellame artistico e bronzeo di origine etrusca, ma anche femminili contenenti vasellame per la casa e gioielli in oro, argento e bronzo. Il rito di sepoltura è l’inumazione.
Tra 4°-3° secolo a.C. Atene entra in crisi. Gli scambi commerciali si riducono di molto. Il vasellame è interamente verniciato in nero e raramente con decorazioni in bianco, giallo, rosso. Alcuni pezzi hanno iscrizioni con nomi di persone di origine etrusca, celtica, veneta. Di epoca etrusca e romana è la famosa “Tomba della biga” scoperta nel 1938 in occasione di scavi del Canal Bianco a sud della città.
Tra 2°-1° secolo a.C. in città si insediano i Romani integrandosi con i locali senza spargimenti di sangue. In età augustea la città diventa “Municipium” inglobata nella X° Regio, Venetia e Histria. Molto raffinati sono i reperti funebri comprendenti vasellame per uso culinario ma anche pietre preziose e gioielli in bronzo e oro (tombe femminili). Le sepolture prevedono il rito della cremazione.
Tra 6°-8° secolo d.C. i rinvenimenti sepolcrali si fanno più rari ma ugualmente ricchi di vasellame, pietre preziose , oro e argento. Merita una visita la Collezione di Francesco Girolamo Bocchi e suo fratello Francesco Antonio. Il loro lascito alla Città di Adria ha permesso a noi tutti di godere della bellezza del nostro passato e la conoscenza delle nostre genti antiche.
IMMAGINI: Alcune foto scattate durante la visita in queste splendide località (a cura di Umberto Ravagnani).
Umberto Ravagnani
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