[411] PADRE GIORGIO M. ZEINI
Un pellegrino della Fede
Padre Giorgio Maria Zeini, un frate paziente e ricettivo, servo di Maria e sacerdote dedicato, ha concluso il suo pellegrinaggio terreno martedì 6 giugno 2023, alle ore 10:10, nella comunità di accoglienza e cura dell’Istituto Missioni a Vicenza. Dopo una lunga agonia, accompagnato dai fratelli e dagli operatori, la leucemia acuta ha messo fine alla sua vita. In quel momento, i fratelli stavano celebrando la liturgia delle lodi. Aveva 73 anni di vita, di cui 55 come frate e 46 come sacerdote.
Frate Giorgio nacque a Montebello Vicentino il 28 settembre 1949. Fu battezzato dal Sac. Giuseppe Stella nella chiesa parrocchiale del paese il 9 ottobre seguente. Cresciuto in una famiglia umile, composta dal padre Silvio, contadino, e dalla madre Teresa Prando, casalinga, insieme a due fratelli, vivevano a Montebello Vicentino in Contrada Ca’ Sordis N. 16. All’età di sedici anni, Giorgio fu accolto tra i Servi di Maria nel seminario minore di Follina (TV). Durante lo scrutinio per il noviziato, scrisse di aver deciso di diventare religioso a undici anni, sentendo una particolare attrattiva, e di aver scelto i Servi di Maria perché era l’ordine che conosceva di più e di cui conosceva alcuni religiosi. Dopo il probandato tra Follina e Isola Vicentina, venne ammesso al noviziato con una dichiarazione del maestro di formazione, fra Celio M. Marchesan, che lo descriveva come di indole buona, serena e generosa, preparato ad assumersi i doveri della vita comune, con una buona pietà verso Dio e la Vergine Santissima, e dotato di discreta intelligenza e buona volontà. Trascorse il noviziato a Rovato (BS), concludendolo con la professione semplice il 15 settembre 1966, e confermò il proprio impegno con la professione solenne a Roma il 1° giugno 1974. Ricevette il sacramento del presbiterato nel santuario di Monte Berico (Vicenza) l’11 aprile 1977, durante un rito presieduto dal vescovo diocesano Arnoldo Onisto.
Durante il suo cammino, Giorgio si descrisse con queste parole, prima della professione solenne: “Cari fratelli nella fede, dopo aver riflettuto a lungo sulla serietà dell’impegno che sto per assumermi di fronte a Voi e alla Chiesa e aver pregato per essere illuminato su quanto sto per fare, Vi chiedo di ammettermi alla professione solenne perché io possa partecipare più pienamente alla vita dell’Ordine e vivere con pienezza la comunione e la carità con quanti sarò chiamato a vivere e raggiungere così la mia verità e libertà. Nel formulare questa richiesta, ritengo di essere libero e vero con me stesso. Sono inoltre cosciente del fatto che se vissuta in modo autentico la vita religiosa esige notevole impegno da parte mia, tuttavia sono anche convinto che la grazia di Dio e il fraterno aiuto dei fratelli verranno incontro alla mia fragilità e mi daranno la forza per essere fedele alla chiamata che avverto dentro di me” (Vicenza 26 aprile 1974). Visse nelle comunità di Milano/San Siro (1976-1978), Trieste (1978-1981; 1982-1985), Udine (1981-1982), Madonna di Tirano (1985-1990), Milano/San Carlo (1990-1991; 1993-1994; 2009-2012), Venezia/Sant’Elena (1991-1993; 1994-1996; 2006-2009), Pietralba (2012-2022), da dove si prodigava in servizio pastorale a Innsbruck (Austria). Nelle varie comunità, Padre Giorgio servì come parroco, priore e insegnante. Durante la sua vita religiosa, dimostrò un impegno costante e una dedizione straordinaria, sempre pronto ad affrontare le sfide e le necessità delle comunità in cui veniva inviato. Era noto per il suo canto affascinante e preciso, tanto che a Pietralba era affettuosamente chiamato “padre Pavarotti”.
Frate Giorgio era anche un lettore appassionato, sempre aggiornato sugli avvenimenti più importanti, sia a livello locale che internazionale. Amava profondamente l’Ordine dei Servi di Maria e indicava Maria, madre di Dio e madre nostra, come patrona e protettrice dell’ordine. Con l’aggravarsi della salute, già compromessa da varie patologie, il 14 maggio 2022 si trasferì nella comunità dell’Istituto Missioni di Vicenza. La leucemia gli era stata diagnosticata circa due anni e mezzo prima, e affrontò la malattia con fede e fiducia. Nonostante le cure e l’attenzione ricevute, la sua salute continuò a deteriorarsi, e trascorse gli ultimi giorni della sua vita a letto, sempre più silenzioso.
Il rito funebre si tenne venerdì 9 giugno, alle ore 11:00, nella basilica di Monte Berico, gremita di familiari, conoscenti e pellegrini. Il priore provinciale, fra Giuseppe M. Corradi, presiedette la cerimonia, accompagnato da 26 concelebranti. Durante l’omelia, fra Corradi ricordò l’amicizia e la dedizione di Padre Giorgio, elogiando il suo spirito di servizio e la sua profonda fede. Il priore condivise aneddoti personali e riflessioni toccanti, sottolineando come Giorgio fosse sempre pronto a rispondere alle necessità dell’Ordine, spesso anticipando le richieste del provinciale.
« Verso la fine della settimana scorsa sono andato a trovare p. Giorgio e l’ho salutato con gioia e lui ha risposto con serenità al mio saluto. Nel mio cuore io mi dissi: Non morire durante la mia assenza; se comunque il Signore ti chiamerà proprio in questo tempo sappi che io tornerò a casa subito perché desidero essere io a presiedere la santa messa delle tue esequie … Fra Giorgio è stato più volte priore di comunità e più volte parroco. Ho elencato i vari nostri conventi e parrocchie in cui p. Giorgio è stato perché aveva un carisma (dono) particolare. Quando sentiva che c’erano difficoltà in un convento o parrocchia prima ancora che il provinciale gli chiedesse di spostarsi là lui chiedeva di andarci. La sua era una obbedienza già pronta prima ancora che gli venisse chiesta. Io una volta gli chiesi: Giorgio come mai cambi tanti conventi? Lui amichevolmente rispose che andava volentieri dove lui vedeva la necessità della sua presenza prima ancora che il provinciale glielo chiedesse. P. Giorgio è stato sempre un ricercato confessore e un predicatore di eccellenza. Eccelleva ancor di più nel canto. A Pietralba il popolo diceva: andiamo alla messa del padre Pavarotti. Il suo canto – oltre ad essere estremamente preciso – era anche affascinante insomma coinvolgeva i fedeli. P. Giorgio era un lettore accanito e si teneva sempre aggiornato su tutto. Anche ad Innsbruck dove lui è stato varie volte per qualche mese per aiutare i confratelli Servi di Maria bastava chiedere a p. Giorgio quali fossero gli avvenimenti più importanti del momento e lui rispondeva sempre con precisione sia che si trattasse di avvenimenti austriaci o italiani sia che si trattasse di avvenimenti del mondo. P. Giorgio amava l’Ordine e tutti i suoi frati ed indicava loro la patrona e protettrice dell’ordine Maria madre di Dio e madre nostra. Per questo noi possiamo dire grazie a p. Giorgio per essere stato a lungo con noi possiamo dire grazie al Signore che ce lo ha dato e possiamo dire grazie a Maria perché lo ha sempre sostenuto e protetto. AMEN ».
Accompagnato dal priore della sua comunità, Padre Giorgio Zeini è stato sepolto nella tomba dei Servi di Maria nel cimitero di Vicenza. La sua eredità di fede, servizio e amore per l’Ordine dei Servi di Maria rimarrà sempre viva nei cuori di coloro che lo conobbero e amarono. Le testimonianze e i saluti dei confratelli e degli amici non si fecero attendere. Francesco Rigobello di Follina ricordò: “Ricordo e ringrazio il fratello e amico Giorgio, uomo deciso, dedito allo studio e a tanta lettura di vari autori, paziente e mite fin dagli anni passati insieme a San Carlo di Milano, quando già seguiva terapie per problemi allora al cuore”. Antonio Santini aggiunse: “Ringrazio il Signore per tutto il BENE che egli ha seminato nelle realtà in cui visse e per le tante amicizie insieme maturate e condivise. Porto il saluto di questi amici comuni, soprattutto della Valtellina e di Trieste, ed un vivo ringraziamento ai confratelli, soprattutto il priore ed il personale di servizio dell’Istituto Missioni per come l’hanno accolto e accompagnato con amore nell’ultimo periodo della sua vita tra noi”.
In conclusione, la vita di Padre Giorgio M. Zeini rappresenta un esempio luminoso di dedizione, fede e amore per l’umanità. Il suo pellegrinaggio terreno è terminato, ma il suo spirito e il suo insegnamento continuano a vivere attraverso coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e trarre ispirazione dalla sua vita.
Umberto Ravagnani
FOTO: Archivio storico della Provincia Veneta OSM (Vicenza) (email: archivio@pvosm.it).
FONTE: Necrologio di P. Giorgio M. Zeini, conservato nel fascicolo personale in Archivio storico della Provincia Veneta OSM (Vicenza) (email: archivio@pvosm.it).
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