5 Ottobre 2014: VALSANZIBIO (PD) GIARDINI DI VILLA BARBARIGO
VALSANZIBIO – GIARDINO DI VILLA BARBARIGO Il giardino contiene ben settanta statue con motti didascalici incisi sul basamento, eseguite da Enrico Merengo, tra cui si ricordano la personificazione del Tempo, Endimione, Argo, Tifeo e Polifemo. Il parco è percorso da sentieri conducono alle fontane (in tutto sedici, tra cui quelle dei Fiumi, di Eolo, dei Venti), al labirinto in bosso, a laghetti, peschiere, ruscelli e giochi d’acqua, alla galleria dei carpini e a piccole costruzioni. Vi sono circa 800 piante, tra cui diverse specie arboree piuttosto rare: in particolare, si contano 24 varietà di conifere, 16 di alberi a foglia perenne, 24 a foglia caduca e altri tipi di arbusti. Il giardino della villa è stato recentemente insignito del premio internazionale “Il più Bel Giardino d’Europa”. La fontana della Pila. L’itinerario, che simboleggia il cammino dell’uomo verso la Salvezza, ha inizio dal monumentale ingresso, un’elegante costruzione su cui spiccano pregevoli bassorilievi e statue, come quella di Diana-luna, la dea della natura e degli animali selvaggi, votata a mutamenti e prodigi. Il percorso prosegue entrando nel giardino, fino a raggiungere l’arco di Sileno, da qui costeggiando la peschiera detta “Bagno di Diana”, la Fontana dell’Iride e la Peschiera dei Venti si giunge al labirinto geometrico, che rinvia ad un episodio legato alla vita di San Gregorio Barbarigo. Questo labirinto in bosso, con un percorso di 1500 metri, rappresenta uno dei più estesi labirinti dell’epoca tuttora esistenti. In prossimità della Fontana della Pila, il cammino continua imboccando a destra il Gran Viale affiancato dall’Isola dei Conigli, una delle rare garenne ancora esistenti, rappresenta l’immanenza, nonché la condizione caratteristica degli esseri viventi racchiusi entro i confini spaziali e temporali. Giustapposta all’isola e al di là del Gran Viale si trova una maestosa statua raffigurante il Tempo, che ha interrotto il suo volo attraverso lo spazio: ciò simboleggia la trascendente condizione dello spirito umano. Procedendo tra statue e fontane che delimitano anche simbolicamente Isola e Tempo si giunge alla scalinata delle Lonze, che richiama i versi dell’Inferno dantesco, contrassegnata dal sonetto che illustra i significati del giardino a livelli diversi. Si perviene così alla meta finale del percorso simbolico, la Fontana della Rivelazione, coronata dalle otto allegorie delle prerogative del giardino stesso e del suo signore. Il giardino si unisce, infine, come in un ideale “continuum naturale”, al Monte Gallo, attraverso un suggestivo filare di cipressi.
( L. 115 )