AMICI DI MONTEBELLO

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8 Novembre 2015:  GITA SOCIALE IN VALPOLICELLA – GROTTA DI FUMANE – PIEVE DI SAN FLORIANO

 

Il Riparo Solinas, attualmente noto come Grotta di Fumane, fu scoperto nel 1962 da Giovanni Solinas con il figlio Alberto Solinas, entrambi appassionati e studiosi della Paleontologia e della Preistoria locale. Il Riparo, noto agli abitanti della zona come “Gli Osi” per via dei numerosi reperti che si trovavano, fu abitato per un lunghissimo periodo che va da circa 60.000 anni fa con presenze dell’Homo neanderthalensis (Uomo di Neanderthal), dall’Homo sapiens dell’Aurignaziano, circa 34.000 a 32.000 anni fa fino al crollo della grotta che si presume risalga a 25.000 anni fa conseguenza ed effetto di una glaciazione. Viene considerato da molti il sito più importante in Europa per il lungo periodo di utilizzo e per caratteristiche proprie. Si unisce ad un sistema di presenze preistoriche nel nord veronese che ha le più ampie ed importanti ed accessibili nel Riparo Soman, Riparo Tagliente nel Covolo di Camposilvano, nel sistema di grotte ai piedi del Ponte di Veja, nel Castelliere delle Guaite e in una miriade di presenze minori, frequentabili e documentate. (da Wikipedia)

La Grotta di Fumane è uno dei maggiori siti archeologici preistorici d’Europa. Le ricche testimonianze conservate nei depositi di riempimento di questa cavità, oggetto di ricerche promosse nel 1988 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, dall’Università di Ferrara, dall’Università di Milano e dal Museo Civico di Storia Naturale di Verona, rappresentano un eccezionale documento delle frequentazioni dell’Uomo di Neandertal e dei primi Uomini Moderni. Questo giacimento è fondamentale per studiare il modo di vita, l’economia, la tecnologia e la spiritualità dei rappresentanti di un’umanità del passato che frequentarono la Valpolicella per oltre 50.000 anni, ma anche per comprendere i meccanismi che hanno portato, attorno a 40.000 anni fa, all’affermazione degli Uomini Moderni in Europa. Dal 2005 la Grotta è accessibile ai visitatori del Parco della Lessinia attraverso un suggestivo percorso che permette di esaminare le sezioni stratigrafiche e riconoscere le tracce degli abitati paleolitici.

La Pieve di San Floriano

La pieve di San Floriano è un’antica pieve situata nel comune di San Pietro in Cariano, nella frazione di San Floriano, nel cuore della Valpolicella. È considerata una delle più belle chiese romaniche della provincia di Verona Documenti storici menzionano la sua esistenza già a partire dall’anno 905, anche se l’edificio attuale risale al XII secolo. La pieve è stata edificata sul luogo dove prima sorgeva un cimitero pagano, come testimonia il numeroso impiego di marmi e pietre romane, fra cui due grandi cippi funebri. Altri resti d’are funerarie si trovano nel vialetto a fianco della chiesa, verso la strada provinciale. In alcuni documenti risalenti ai secoli XI e XII si può venire a conoscenza che la sua giurisdizione ecclesiastica copriva i territori che oggi rappresentano i comuni di Marano, San Pietro in Cariano, Fumane e Pescantina. Era infatti a capo di uno dei tre piovadenghi in cui era diviso amministrativamente il territorio della Valpolicella. Gli altri erano relativi alla pieve di San Giorgio e alla pieve di Negrar.

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