AMICI DI MONTEBELLO

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4 Ottobre 2015:  MUSEO DI ESTE

 

MUSEO ARCHEOLOGICO DI ESTE
Il Museo Nazionale Atestino in Provincia di Padova apre le sue porte alla conoscenza dei reperti archeologici scavati in Este e nel territorio circostante. Grazie alle ricche informazioni fornite dagli antichi manufatti e dai dati di scavo, è possibile ricostruire la storia del popolamento umano fin dal paleolitico, passando per il mesolitico, il neolitico, l’età del bronzo, l’età del ferro, soprattutto la civiltà dei Veneti antichi, l’epoca romana, per concludere con il medioevo.

Undici sale allestite in ordine cronologico e tematico che possono trasformarsi in un appassionante luogo di studio.

Il Museo Archeologico di Este è la porta d’accesso ad un mondo lontano e a molti sconosciuto, quello dei Veneti antichi, che appartiene alla nostra comunità e ci fa ripercorrere le nostre origini.

Nella sede museale sono ospitati i materiali archeologici più rappresentativi della cultura dei Veneti antichi, vissuti in questa regione durante tutto il I millennio a. C.: attraverso questi il visitatore potrà scoprire l’evoluzione di un’antica civiltà italica dedita a floride attività artigianali e mercantili.
La sezione romana illustra la trasformazione della città di Ateste, tra il I secolo a. C. e il II secolo d. C., mentre una piccola sezione è dedicata alla ceramica medievale, rinascimentale e moderna. (Nella foto a fianco: Situla Benvenuti)

MONTAGNANA
Oltre che per lo straordinario complesso fortificato, la città si fa apprezzare per il tessuto urbano, fatto di vie e di edifici sorti in periodo rinascimentale e, parte, durante la ripresa economica del XIX secolo.

Sulla grande piazza centrale, si protende il Duomo (1431-1502), dalle imponenti forme tardo-gotiche con aggiunte rinascimentali. All’interno si possono ammirare: la Trasfigurazione di Paolo Veronese, tre tavole di Giovanni Buonconsiglio detto il Marescalco (XVI secolo), una grande tela votiva di notevole valore documentale riproducente la battaglia di Lepanto (1571). Le pareti sono ornate di raffinate decorazioni e di affreschi, tra i quali, notevolissimi, quello del catino absidale del Buonconsiglio, e, ai lati dell’ingresso, la Giuditta e il David, recentemente attribuiti al Giorgione.

Sempre sulla piazza, si affaccia l’elegante palazzo Valeri e l’antico Monte di Pietà. In via Matteotti sta il palazzo Magnavin-Foratti, in raffinato stile gotico-veneziano, che si dice sia stata la residenza di Jacopa, moglie del condottiero Erasmo da Narni detto il Gattamelata.

In via Carrarese si trova il Municipio, opera attribuita all’architetto veronese Michele Sanmicheli (1538). In via Scaligera vi è la chiesa tardo-romanica di San Francesco, con attiguo monastero delle Clarisse; in via San Benedetto si affaccia l’omonima chiesa barocca (in corso di restauro). Subito fuori dell’abitato, a ridosso di porta Padova, vi è la villa Pisani, uno dei capolavori di Palladio, che all’interno conserva statue di Alessandro Vittoria (1525-1608). Da segnalare, in via dei Montagnana, l’antico ospedale di Santa Maria con un affresco di Giovanni Buonconsiglio e, nell’omonima via, la chiesetta di Sant’Antonio Abate, con tracce di presenza templare. (Da Wikipedia, l’enciclopedia libera)

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