5 Maggio 2014: SERATA CON FELICE CASTEGNARO SULLA TOPONOMASTICA DI ZERMEGHEDO
Zermeghedo è un piccolo paese in provincia di Vicenza. Probabilmente il nome Zermeghedo è di origine longobarda, come testimonia la toponomastica locale, ricca di termini germanici. Si sarebbe trattato, infatti, di un dislocamento militare dell’armata del re Alboino, posto a difesa della Via Postumia contro eventuali attacchi provenienti da Nord. Zermeghedo si costituì nel 568 circa, baluardo di difesa a nord contro l’insediamento romano di Arx Janii (Arzignano).
Nell’Ottocento Zermeghedo passò sotto la dominazione dei Franchi succeduti ai Longobardi. Dopo il Mille si svilupparono nella zona i Comuni di cui poche sono le tracce rimaste, finché nel 1250 Zermeghedo fu interessato dall’attacco di Ezzelino da Romano che in quell’epoca distrusse la vicina Montorso. Questo provocò una grande scossa, tanto che i conti Maltraversi nel 1265 vendettero i comuni di Montebello e Zermeghedo alla libera città di Vicenza.
Il 23 aprile 1335 nacque il libero comune di Zermeghedo. In questa data, dopo la Messa, sotto il portego della casa di Uguccione fu Olderico si riunirono i 34 capofamiglia convocati ad sonum tabulae e alla presenza dei dovuti notai provenienti da Montorso, Grancona e Brendola solennemente stesero gli Statuti del Comune, suddivisi in 67 articoli, tuttora visibili, in ottimo stato di conservazione, presso la Biblioteca civica Bertoliana di Vicenza.
Zermeghedo rimase sempre un paese a popolazione ridottissima, per cui ogni volta che si presentò un governo centralista il paese perse la propria autonomia: ciò avvenne sia in epoca napoleonica che in epoca fascista. Dal 1947, anno della riconquistata autonomia, ricordiamo i Sindaci: Candido Biasi, Giovanni Maria Dal Maso, Floriano Mengotto, Giovanni Selmo, dr. Ruggero Castegnaro, Girolamo Selmo, Silvino Biscotto, Antonio Sterluti, prof. Giuseppe Castaman , Gianluigi Cavaliere e l’attuale Luca Albiero (da Wikipedia).
( L. 199 )