2 Marzo 2014: GRUMOLO PEDEMONTE E ZUGLIANO
GRUMOLO PEDEMONTE e ZUGLIANO
L’oratorio si può raggiungere a piedi, per una stradina sterrata lunga meno di un chilometro che parte dal piazzale della parrocchiale di Grumolo e attraversa con un piccolo ponte la valle di Sant’Andrea dalle nere pietre basaltiche, lungo le cui sponde in primavera è tutto un tappeto di fiori. Raggiungendo San Biagio a piedi si può cogliere l’essenza mistica di questo luogo, a metà costa della collina del Castello, tra il verde intenso di cipressi e ippocastani. La chiesetta è di origine molto antica, risalente forse al periodo intorno all’anno Mille. L’aspetto attuale della chiesa può essere fatto risalire alla fine del Trecento o ai primi decenni del Quattrocento, quando i lavori di ristrutturazione e di abbellimento ci hanno consegnato questo piccolo gioiello dalle semplici ma raffinate proporzioni.
Una delle prime descrizioni dell’edificio sacro ci è stata lasciata dal vescovo padovano che il 27 ottobre 1503, come ricorda la lapide posta al lato dell’evangelo, consacrò la chiesa e l’altare maggiore. La chiesetta di San Biagio è un vero e proprio scrigno d’arte in quanto conserva all’interno e all’esterno un importante ciclo di affreschi datati dal Trecento al Cinquecento. Della chiesa più antica rimangono due affreschi con santi nella parete sud-est vicino al presbiterio. I più antichi affreschi presenti nella chiesetta solo quelli di San Biagio e di San Giacomo, raffigurati nella parte verso sud, vicino all’altare e risalenti alla prima metà del Trecento.
Il polittico di San Biagio è una meravigliosa opera d’arte eseguita intorno al secondo decennio del Quattrocento e recentemente assegnata al grande pittore veneziano conosciuto come “Maestro del Dossale Correr, autore del dossale n. 382 conservato nel Museo di Venezia, ma anche della seconda Pala feriale di San Marco. Si tratta di un complesso pittorico e scultoreo costituito da una cornice dorata e cuspidata di forma tardogotica delle dimensioni di 115 x 202 centimetri, suddivisa in sette scomparti con al centro la splendida statuetta lignea di san Biagio vescovo benedicente e ai lati sei tavolette dipinte su fondo oro. Le sei tavolette lignee, di squisita fattura, rappresentano i santi venerati a Grumolo da secoli: a sinistra di san Biagio i santi Pietro, Giacomo e Bartolomeo e a destra i santi Matteo, Andrea e Antonio abate. È attualmente esposto, per motivi di sicurezza, presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena di Grumolo Pedemonte.
VILLA GIUSTI SUMAN di proprietà del Comune di Zugliano è sicuramente l’edificio storico più notevole di Zugliano per l’importanza architettonica e artistica e per la presenza di un interessante ciclo di affreschi nel piano nobile e di una facciata riccamente lavorata. La villa fu costruita nel 1400 dai nobili Zoiano e più volte rimaneggiata nei secoli, assunse l’attuale aspetto scenografico alla fine dei seicento. La facciata più importante del complesso è quella rivolta a sud verso la corte interna, chiusa nel lato ad est delle scuderie e un tempo anche da rustici e da colombare, ma anche verso la via principale che da Thiene passando per le Fontane e la Crosara portava a Lugo e Calvene. La villa si mostra ancor oggi alla pianura e al paese con le sue dimensioni imponenti e con i movimenti lievi ma d’effetto del prospetto, coronato dal timpano e dalle statue, e totalmente ricoperto da marmorino ma anche da stucchi e affreschi di rilievo. L’edificio è stato recentemente oggetto di una complessa opera di ristrutturazione e restauro.
( L. 272 )