Gita culturale a REGGIO EMILIA e a BRESCELLO (RE) (scarica la locandina).
Chiostri di grande fascino, piazze piene di vita, antiche botteghe artigiane, formaggi dop famosi in tutto il mondo, questo e molto altro Γ¨ REGGIO EMILIA…
REGGIO EMILIA 21 maggio 2023
In epoca preistorica lβarea era abitata da popolazioni di etnia celto-ligure. A partire del VI secolo a.C. si stabilirono, in quella che Γ¨ lβodierna Provincia di Reggio Emilia, numerose colonie etrusche, attestate con certezza da ritrovamenti archeologici. Con la conquista romana della Gallia Cisalpina e la sottomissione della tribΓΉ celtica militarmente dominante dei i Galli Boi, la zona passΓ² definitivamente ai romani, che vi impiantarono un presidio militare a difesa della via Emilia. La provincia romana della Gallia Cisalpina diventΓ² ben presto una delle aree piΓΉ floride dellβimpero, e Reggio si sviluppΓ² al rango di cittΓ ; diventata municipio romano, venne chiamata Regium Lepidi derivando da Marco Emilio Lepido, fondatore della cittΓ e della via che dΓ il nome allβattuale regione. Stando ad alcuni ritrovamenti e indagini archeologiche, in piena etΓ romana la cittΓ doveva essere dotata di monumenti imponenti, come la Basilica civile, i cui resti vennero individuati sotto lβattuale sede centrale del Credito Emiliano, o gli edifici per spettacoli come teatro e anfiteatro, la cui individuazione si deve a Paolo Storchi. Con la caduta dellβImpero romano dβOccidente la cittΓ venne quasi spopolata. Dopo la conquista longobarda, avvenuta nel VI secolo, la cittΓ fu capitale del Ducato di Reggio; nellβAlto Medioevo divenne sede vescovile e fu dichiarata libero comune, ma restΓ² soggetta a lotte interne, che la portarono alla trasformazione in signoria sotto il dominio degli Este per poi diventare in seguito Ducato; in questo periodo la cittΓ prese il nome di βReggio di Lombardiaβ, toponimo che ha le sue origini nellβAlto Medioevo. Durante il periodo delle invasioni napoleoniche, il 27 dicembre 1796 si riunΓ¬ unβassemblea di 110 delegati presieduti da Carlo Facci per decretare la costituzione della Repubblica Cispadana, comprendente i territori di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia e nella omonima Sala nacque di lΓ¬ a poco, il 7 gennaio 1797, il Tricolore Italiano.
Ad avanzare la proposta di adozione di una bandiera verde, bianca e rossa fu Giuseppe Compagnoni, che per questo Γ¨ ricordato come il βPadre del Tricoloreβ. Successivamente, con lβannessione della Lombardia (e marginalmente di Veneto e Toscana), prese il nome di Repubblica Cisalpina. Dopo la Restaurazione del Ducato nel 1815, Reggio appartenne agli Austria-Este fino al 1860, quando fu unita al Regno di Sardegna, divenuto lβanno seguente Regno dβItalia. Il toponimo Reggio di Lombardia fu quello ufficiale durante tutta lβesistenza del Ducato di Modena e Reggio, fino allβannessione dei territori estensi al Regno di Sardegna quando fu introdotto il nome attuale.
BRESCELLO (RE)
Brescello Γ¨ un borgo piccolo e suggestivo, sopravvissuto a numerose alluvioni e battaglie che, purtroppo, hanno cancellato molte delle suggestive costruzioni di epoca Estense o precedente.
Sorto ad opera dei Galli Cenomani, Brescello venne conquistato dai Romani, che lo rinominarono appunto Brixellum. Raso al suolo dai Longobardi dopo la caduta dellβImpero Romano, passΓ² poi sotto la dominazione bizantina e, in seguito, sotto quella degli Estensi, durata fino al 1859.
Il borgo racchiude al suo interno la suggestiva Piazza Matteotti, cuore pulsante della vita del paese. Ancor piΓΉ suggestivo Γ¨ ripercorrere i luoghi della saga del βPiccolo Mondoβ, per cui Γ¨ davvero famosa Brescello, i luoghi di Don Camillo e Peppone. Giovannino Guareschi ha regalato a questo piccolo borgo emiliano un posto nellβolimpo della letteratura italiana, immortalando quella che era lβItalia del secondo dopoguerra, con tutte le sue contraddizioni. Queste ultime si concretizzano nel perenne scontro ideologico tra il compagno comunista Peppone e il prete intransigente Don Camillo, protagonisti dei romanzi di Guareschi e dei film da essi tratti.
Sono visitabili innanzitutto gli edifici e le location dei filmati: dalla casa in cui Peppone mostra il figlio appena nato, alla stazione ferroviaria, sino alla Madonnina della Discordia di uno dei primi film. Anche gli oggetti simbolo del set sono visitabili: la locomotiva, la campana che cade addosso a Peppone, il carro armato e un busto scolpito in omaggio a Giovannino Guareschi. La comunitΓ di Brescello si impegna per valorizzare la sua parte letteraria, forse la piΓΉ celebre, ma attivitΓ e bellezze nel borgo non mancano. Oltre ai due musei sul Piccolo Mondo, il Museo Peppone e Don Camillo e il Museo Brescello e Guareschi) vi Γ¨ anche il Museo Archeologico. Gli edifici religiosi di spicco sono, invece, lβex Monastero di San Benedetto, oggi centro polivalente, e la neoclassica Chiesa di Santa Maria Maggiore.
( L. 293 )