17 Maggio 2015: FELTRE – ANZU’
FELTRE (BL) – Centro principale del territorio feltrino è la città di Feltre (325 m), situata ad occidente del fiume Piave e alle pendici delle Dolomiti e, più in particolare, delle Vette Feltrine, chiusa a sud dal Monte Tomatico che domina imponente la Val Belluna. Attorno all’insediamento storico più antico della città, aggrappato sulle pendici di un colle (denominato “Colle delle Capre”), si sviluppano i quartieri più moderni.
Le origini e l’età romana Secondo Plinio il Vecchio (Naturalis Historia, III,130), l’antica Feltria fu fondata dai Reti (oppido retico) con le città di Trento e di Verona. Discusso il toponimo: taluni lo avvicinano alla lingua etrusca (Felthuri, cioè città di Fel) osservando un’assonanza con Velhatre (Velletri). Gradualmente romanizzata, Feltria divenne municipium optimo jure e in età imperiale conobbe un notevole sviluppo economico ed urbanistico. Fondamentale la vicinanza all’importante Via Claudia Augusta, strada che da Altino, sulla Laguna Veneta, portava, attraverso Trento e il Brennero, fino ad Augusta Vindelicum (l’attuale Augusta, in Baviera). Con il tempo la città divenne importante sede di associazioni di fabri (artigiani), di centonari (addetti al riciclaggio di vesti usate e scarti di lavorazione della lana, le “centones” sono identificabili con l’attuale feltro che dal nome della città ebbe origine) e di dendrophori (boscaioli, artigiani, mercanti e trasportatori di legname). Nel tardo impero la diffusione del cristianesimo permise la fondazione della diocesi feltrina con una prima cattedrale. Si fa tradizionalmente risalire a San Prosdocimo di Padova l’evangelizzazione della zona.
Il Novecento – Il territorio feltrino fu un’importante zona operativa delle formazioni partigiane organizzate nel Battaglione “Zancanaro” della Brigata Garibaldina Antonio Gramsci (Feltre). Molti feltrini pagarono con la propria vita la loro attività antifascista. Nella “Notte di Santa Marina” del 19 giugno 1944 furono uccisi il colonnello Angelo Giuseppe Zancanaro, il figlio Luciano, Pietro Vedrami, Roberto Colonna e Oldino De Paoli, e duramente malmenati presso il Seminario don Giulio Gaio e don Candido Fent. L’attività partigiana nel Feltrino è ben espressa dalle parole di un ufficiale delle SS: “Feltre è la città che più ci dà da fare di tutta la Provincia, dove l’opposizione all’autorità, e l’attività partigiana, sono più salde e decise”. Nel 1986 la diocesi di Feltre, nonostante gli accorati appelli del mondo laico e di quello religioso, fu unita alla diocesi di Belluno nella nuova circoscrizione ecclesiastica di Belluno-Feltre. Onorificenze Feltre è stata insignita della Medaglia d’Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
ANZÙ (BL) – La Basilica Santuario dei SS. Vittore e Corona, arroccato su uno sperone roccioso, è un mirabile gioiello dell’arte romanica-veneta con evidenti influssi bizantini. E’ stata realizzata dal Conte di Giovanni da Vidor quale ex voto per il ritorno dalla prima crociata del 1096 ed è stata consacrata nel 1101 dal Vescovo Arpone. Santa Corona e San Vittore, martiri del II secolo, sono i protettori della Città di Feltre. I resti sono stati portati a Feltre dai Crociati di ritorno dalla Siria. La primitiva chiesa, come già detto, è stata edificata per volontà del crociato Giovanni da Vidor nell’XI secolo e successivamente ampliata a monastero con la costruzione di un bellissimo chiostro nel ‘400. E’ il monumento religioso più importante dell’area feltrina. Conserva preziosi affreschi di scuola giottesca. Il santuario si trova in straordinaria posizione panoramica proprio sopra la chiusa del Miesna che sbarra la strada che da Montebelluna conduce a Feltre, qualche chilometro prima di arrivare a Feltre.
( L. 132 )