AMICI DI MONTEBELLO

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27 ottobre 2016 : PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MARIA ELENA DALLA GASSA  – IL TEMPO DEL FILO’ –

 

Il libro è un affresco corale di una generazione di donne del Veneto dei primi del Novecento. Una testimonianza antropologica ed etnologica preziosissima Una Storia umile, di quotidianità e fatica, di affetti coltivati in famiglia, di grandi e piccoli drammi, di fede semplice e profonda. Quarantasei voci, di una generazione di donne, che raccontano i cambiamenti nella mentalità, nel modo di vivere, nel modo di essere considerate e trattate in famiglia, nei modelli socioculturali, nella morale, nella religione e nella struttura economica del secolo scorso.

“Intorno alle ragazze una volta girava solo il moroso. Erano rigidi quando ero giovane io su certe cose. Il fidanzamento partiva solo se in casa avevano detto sì se no sfumava tutto. Il moroso veniva fuori sempre dal tuo stesso paese o da quelli vicino, non avevi la possibilità di girare, di andare fuori paese, di conoscere altra gente. Se una ragazza andava a servizio in città quelli del paese non la volevano più perché si pensava chissà cosa che facesse là. La maldicenza correva. A ventidue anni mi sono sposata con un contadino abbastanza sioretto. Mi sono sposata il 30 Ottobre appena finito la vendemmia perché per un poco i lavori della campagna erano fermi. La mattina veniva mia suocera a svegliarci presto perché non sta bene che il marito stia troppo a letto con la moglie. La campagna porta tanto lavoro non c’è niente da dire. Ho tanto lavorato anch’io sui campi. Andavo a lavorare fino al settimo mese. Quattro ne ho avuto di gravidanze non una. Avrei lavorato forse meno se andavo a fare l’operaia. Io sarei andata a lavorare in fabbrica, cominciavano ad impiantarsi, la contadina non mi è piaciuto farla, ma mio marito aveva quella mentalità di quegli anni lì che solo l’uomo lavora mantiene la famiglia, la donna non deve lavorare fuori casa. Mio marito mi diceva: <<Ma non ti manca niente, hai le galline, i conigli, le faraone cosa vuoi avere di più?>>. Mio marito non aveva il sentimento da capire che avrei voluto avere altre soddisfazioni.”

( L. 122 )

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