AMICI DI MONTEBELLO

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24  Luglio 2016: PASSEGGIATA SUL MONTE CIMONE DI TONEZZA

 

Dopo aver raggiunto l’abitato di Arsiero si posteggia l’auto in centro, si imbocca la strada provinciale che sale verso Tonezza del Cimone dopo aver superato il bivio per Posina laghi arrivati ad una leggera curva si nota sulla sinistra, la partenza del sentiero 544 sale il leggera pendenza dapprima su terreno prativo, per poi entrare in un bosco, nel salire si può notare il monte Priaforà sovrastante l’abitato di Arsiero, durante la salita si possono notare diverse fortificazioni militari risalenti alla grande guerra, arrivati sulla base del monte Cavjoio si può salire fino al piccolo baito sulla sua sommita per poter vedere l’ossario del Cimone, passato questo punto si entra nel sentiero 542 segnalato tratteggiato, poi si prende per il sentiero verso la galleria Quota neutra che si snoda con un complesso sistema di cunicoli fino alla cima della Quota neutra e molto bella questa parte del percorso sotto il profilo storico per la lunghezza delle scalinate interne provviste di corde fino a fuoriuscire in quota, per poi ridiscendere e risalire fino al monte Cimone, da lì si prosegue attraversando la parte dove e scoppiata la famosa mina e tutti gli appostamenti situati sulla Bolgia delle streghe, dopo aver superato tutta la linea fortificata del monte cimone si inizia a scendere verso la località Scalini di Valdastico attraverso il sentiero 547 che passa in diverse linee fortificate prima di scendere fino ad Arsiero. Oppure come si può vedere dalla cartina si scende dal 542 ritornando così in centro ad Arsiero. Si ricorda inoltre che sul Monte Cimone si può salire anche in auto prendendo la strada di Tonezza.

24 Luglio 2016 – Video di Siro Offelli

 

Cenni storici Quota Neutra
Questo massiccio torrione di roccia chiamato Quota Neutra perche era rimasto isolato dopo che i Rainer salisburghesi avevano conquistato il Cimone. Nella primavera del 17 fu collegato alle posizioni italiane situate sul Cavioio Tramite il grande camminamento laterale situato ad ovest. Oltre all’ingresso, la galleria e diritta e pianeggiante per un breve tratto, ma poi diventa tortuosa e molto ripida, sale con gradini alti e stretti quasi fino alla sommità del torrione. Ha una decina di diramazione secondarie che portano nel complesso sistema sotteraneo composto da ricoveri, una vasca per il recupero dell’acqua, 6 osservatori, due postazioni per cannoni calibro 65, otto mitragliatrici distribuite su vari piani.

Cenni storici
La mina del 23 settembre 1916 ufficiale austriaco Max Hoen scrisse:
Con l’orologio nella mano tutti attendevano l’istante fatale scelto dal destino “avrà successo il brillamento della mina? Si potrà riconquistare la cima del Cimone?”. Queste erano le domande che si potevano leggere su tutte le facce. Finalmente il pulsante del meccanismo elettrico di accensione venne premuto. Due enormi detonazioni una successiva all’altra, un rimbombo simile a un tuono come se grossi chicchi di tempesta fossero caduti sopra una lamiera. Blocchi del peso di centinaia di quintali volarono fin dietro la posizione principale provocando enormi danni. La trincea di collegamento era in gran parte distrutta o in parte ricoperta di blocchi di roccia. Gli uomini usciti di corsa dalle caverne cercarono invano la cima del Cimone, al suo posto sembrava sbadigliare un cratere di 50 metri di diametro e 22 metri di profondità. I dolorosi lamenti della guarnigione nemica seppellita sotto i massi erano udibili anche da lontano.

( L. 122 )

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